Societario: storno di dipendenti; presupposti e natura dell'animus nocendi; valutazione circa illecito concorrenziale; nessun rilievo può assumere la diversa dimensione aziendale.
Corte di Cassazione, sez. I civ., n. 6274 (dep. 31 marzo 2016). Presidente: CECCHERINI; Relatore: MERCOLINO.
In tema di storno di dipendenti, ai fini dell'individuazione dell'animus nocendi, consistente nella volontà di appropriarsi, attraverso un gruppo di dipendenti, del metodo di lavoro e dell'ambito operativo del concorrente, è sufficiente il perseguimento del risultato di ottenere un vantaggio competitivo a danno di quest'ultimo, mediante una strategia volta ad acquisire uno staff costituito da soggetti pratici del medesimo sistema di lavoro e a svuotare l'organizzazione concorrente di specifiche risorse operative mediante la sottrazione del modus operandi dei propri dipendenti e delle conoscenze burocratiche e di mercato da essi acquisite, nonché dell'immagine in sé di operatori di un certo settore; di conseguenza deve escludersi che la mera constatazione di un passaggio di collaboratori da un'impresa a un'altra sia di per sé sufficiente a integrare gli estremi di un illecito concorrenziale. Occorre, invece, a tal fine, che l'induzione degli altrui dipendenti ad abbandonare l'impresa di appartenenza per aggregarsi alla propria organizzazione abbia avuto luogo con modalità tali da evidenziare il proposito dell'imprenditore di vanificare lo sforzo di investimento del suo antagonista, determinando nel mercato un effetto confusorio, o discreditante, o parassitario tale da consentire a chi lo cagiona di appropriarsi dei frutti dell'attività di chi lo subisce. Nessun rilievo, per il giudice di legittimità, assume la differenza riscontrabile tra le dimensioni delle due imprese, non occorrendo che le imprese operino allo stesso livello economico, bastando, invece, che la loro attività incida su una clientela comune, sì da potersi ritenere che una delle stesse possa ricevere danno dall'ingresso e dall'espansione dell'altra nel settore cui entrambe si rivolgono o prevedibilmente si rivolgeranno.