Tributario: accertamento; contabilità in nero; appunti personali imprenditore; onere prova contraria.
Corte di Cassazione, sez. trib. civ., 13 gennaio 2015, n. 4080 (dep. 27 febbraio 2015). Presidente: PICCININI; Relatore: MARULI.
"In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la c.d. "contabilità in nero", costituita da appunti personali ied informazioni dell'imprenditore (nella specie il "quadernone"), rappresenta un valido elemento indiziario, dotato dei requisiti di gravità, precisione e concordanza prescritti dal D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, art. 39 dovendo ricomprendersi tra le scritture contabili disciplinate dall'art. 2709 e ss. cod. civ. tutti i documenti che registrino, in termini quantitativi o monetari, i singoli atti d'impresa ovvero rappresentino la situazione patrimoniale dell'imprenditore ed il risultato economico dell'attività svolta, in ragione del che compete al contribuente l'onere di fornire la prova contraria, mentre le situazioni di dubbio devono essere risolte in senso favorevole all'ufficio". (Principio di diritto).