Tributario: contabilità in nero; elemento indiziario; accertamento induttivo; onere della prova contraria.
Corte di Cassazione, sez. trib. civ., 19 novembre 2014, n. 3760 (dep. 25 febbraio 2015). Presidente: CAPPABIANCA; Relatore: FEDERICO.
La c.d. "contabilità in nero", costituita da appunti personali e informazioni dell'imprenditore, "rappresenta un valido elemento indiziario, dotato dei requisiti di gravità, precisione e concordanza" dovendo ricomprendersi tra le scritture disciplinate dagli artt. 2709 e ss. cod. civ. tutti i documenti che registrino, in termini quantitativi o monetari, i singoli atti di impresa, ovvero rappresentino la situazione patrimoniale dell'imprenditore ed il risultato economico dell'attività svolta; di conseguenza, la cd. "contabilità in nero", per il suo valore probatorio "legittima di per sè ed a prescindere dalla sussistenza di qualsivoglia altro elemento, il ricorso all'accertamento induttivo", incombendo sul contribuente l'onere di fornire la prova contraria. (Redazione) (Riproduzione riservata).