Penale: bancarotta c.d. "riparata"; attività di segno contrario alla sottrazione di beni; ipotesi di non sussistenza.
Corte di Cassazione, sez. V pen., 4 novembre 2014, n. 52077 (dep. 15 dicembre 2014). Presidente: FERRUA; Relatore: LAPALORCIA.
L'ipotesi di bancarotta c.d. "riparata" sussiste solo nell'ipotesi in cui l'imprenditore, prima della dichiarazione di fallimento, ponga in essere una serie di attività contrarie rispetto a quella tipizzanti la bancarotta medesima, col fine di porre in essere un tentativo di recupero della situazione patrimoniale dell'impresa e determinando così l'insussistenza dell'elemento materiale del reato; di conseguenza, non può essere riconosciuta l'irrilevanza penale della condotta similare ma posta in essere solo in epoca successiva alla dichiarazione di fallimento. (Redazione) (Riproduzione riservata).