Penale: Reato di omessa dichiarazione IVA; Soglie di punibilità.
Cass. Pen. Sez. III, Sent. 17 novembre 2020 (18 marzo 2021) n. 10382. Presidente: ACETO. Relatore: GENTILI.
In tema di reato di omessa dichiarazione IVA, gli importi derivanti da fatture ricevute – pertinenti e pagate, ma non contabilizzate – possono essere calcolati ai fini della soglia di punibilità solo nei casi in cui il mancato rispetto degli obblighi tributari non comporti un complessivo quadro di illegalità incompatibile con le finalità che la Corte di Giustizia EU e la Consulta hanno evidenziato. In particolare, la Corte di Giustizia EU ha posto in relazione la mancata dichiarazione IVA e la omessa registrazione delle fatture emesse e pagate alla esatta riscossione delle imposte, precisando che tali condotte sono idonee a compromettere il buon funzionamento del sistema comune dell’IVA, con la conseguenza che gli Stati membri ben possono equiparare tali condotte all’evasione fiscale e negare conseguentemente il beneficio del diritto alla detrazione. La Consulta ha altresì ribadito il principio generale secondo cui le norme di cui al D.lgs. n. 74/2000 denotano un particolare rigore del legislatore nella tutela penale del sistema tributario, dato il ruolo che la fattura riveste nel sistema dell’IVA; sistema che garantisce l’attuazione del principio della neutralità dell’imposta rispetto ai soggetti passivi, mediante il meccanismo della rivalsa e della detrazione (Redazione) (Riproduzione Riservata).