Penale: reato di infedeltà patrimoniale; singolo socio è persona offesa del reato; socio danneggiato; vendita azienda per prezzo incongruo; querela.
Corte di Cassazione, Sez. V pen., 7 novembre 2018 (dep. 18 dicembre 2018) n. 57077. Presidente: PALLA; Relatore: SCOTTI.
La legittimazione alla proposizione della querela per il reato di infedeltà patrimoniale dell'amministratore spetta non solo alla società nel suo complesso ma anche - e disgiuntamente - al singolo socio, il quale risulta essere persona offesa del reato di infedeltà patrimoniale, e non solo danneggiato dallo stesso, in quanto la condotta dell'amministratore infedele è diretta a compromettere le ragioni della società, ma anche, principalmente, quelle dei soci o quotisti della stessa, che per l'infedele attività dell'amministratore subiscono il depauperamento del loro patrimonio. Ciò comporta che quando un’azienda sia ceduta dall’amministratore ad un prezzo incongruo, cagionando un danno alla società amministrata ed un contestuale vantaggio alla società acquirente presso la quale ha una partecipazione nel capitale, anche i singoli soci della persona giuridica venduta possono presentare querela per il reato di infedeltà patrimoniale. (Redazione) (Riproduzione riservata).