Societario: marchi e brevetti; contitolarità del marchio in Italia e in EU; ipotesi di registrazione marchio in altri ordinamenti.
Corte di Cassazione, SS.UU., 7 giugno 2016, n. 13570 (dep. 4 luglio 2016). Presidente: RORDORF; Relatore: RAGONESI.
Dato che il marchio contraddistingue la provenienza di un prodotto ed è quindi collegato allo svolgimento di un’attività economica di produzione e distribuzione di beni e servizi, nell'ipotesi in cui la contitolarità del marchio esisteva in Italia perché i soci facevano tutti parte, all’epoca, di una S.N.C. che svolgeva una comune attività imprenditoriale, non deve considerarsi pregiudicata la facoltà, per il socio che intende svolgere in uno stato estero la stessa attività commerciale, di avvalersi del marchio italiano registrandolo a proprio nome nel paese estero, tenuto conto d'altra parte che il marchio italiano non possa avere titolari diversi una volta divenuto comunitario. In tal modo si avrebbero, infatti, due marchi identici, entrambi validi in Italia, ma con titolari diversi: possibilità non contemplata nè dall’ordinamento comunitario né da quello nazionale. (Redazione) (Riproduzione riservata).