Penale: evasione; IVA; sequestro per equivalente beni dell'imprenditore; facoltà di elezione; limiti.

Corte di Cassazione, sez. III pen., 11 novembre 2014, n. 1738 (dep. 15 gennaio 2015). Presidente: FIALE; Relatore: GRAZIOSI.

 

Il Pubblico Ministero, prima di procedere alla misura cautelare del sequestro per equivalente, è tenuto ad una verifica, dalla natura inevitabilmente sommaria, di quanto risulta allo stato degli atti, non essendo invece parimenti obbligato a svolgere accertamenti specifici e ulteriori rispetto a quanto dovesse essere già confluito nel compendio indiziario. "Spetterà poi, semmai, all'interessato, in quanto assoggettato al vincolo del sequestro per equivalente, apportare dati dimostrativi della sequestrabilità diretta mediante gli strumenti procedurali che lo tutelano". (Redazione) (Riproduzione riservata).