Fallimento: riconoscimento degli interessi moratori ex L. 231/2002; produzione automatica di tali interessi; diritto comunitario e sua incidenza.
Corte di Cassazione, sez. VI civ., ord. 11 aprile 2016 n. 8979 (dep. 5 maggio 2016). Presidente: RAGONESI; Relatore: GENOVESE.
Deve essere ritenuta fondata la richiesta di riconoscimento degli interessi moratori ex L. 231/2002 già maturati antecedentemente all'accertata insolvenza del debitore, visto che la disciplina dei crediti nati nelle c.d. "transazioni commerciali" tra imprese ha un suo statuto peculiare, imposto dal diritto comunitario, "che non può essere oggetto di interpretazioni abroganti da parte del giudice comune"; l'accertamento dell'entità degli interessi moratori deve essere svolto, in assenza di una sentenza passata in giudicato che abbia accertato il credito maturato a titolo di interessi moratori, dal G.D. in sede di ammissione al passivo del credito in esame. (Redazione) (Riproduzione riservata).