Corte di Appello di Trieste, 2 luglio 2014 (dep. 17 luglio 2014). Presidente: DRIGANI; Relatore: CERRONI.

Tenendo sullo sfondo la considerazione generale della preferenza indubbia che deve essere attribuita ad un voto informato, ciò non può però comportare il mancato riconoscimento di una legittima disposizione dei propri diritti, anche perchè è riservato ai creditori il giudizio sul merito della proposta, sulle probabilità di successo e sui relativi rischi e di conseguenza il voto a favore o contrario rispetto alla proposta concordataria dipende unicamente dalla libera scelta del soggetto interessato che può avvenire anche in un momento precedente l'adunanza dei creditori e/o la relazione del commissario. (Redazione) (Riproduzione riservata).

Si allega anche la sentenza confermata da tale pronuncia della Corte di Appello di Trieste:

Tribunale di Pordenone, 10 luglio 2014. Presidente: PEDOJA; Relatore: PETRUCCO TOFFOLO.