Crediti con garanzia statale - Misure cautelari - Strumenti di regolazione della crisi

admin — Mon, 29 Jul 2024 13:39:23 +0000

Art. 54, comma 1, C.C.I.I.; art. 55, comma 2, C.C.I.I.; art. 108 C.C.I.I.

admin Lun, 29/07/2024 - 15:39

Tribunale di Vicenza, Prima Sezione Civile – Procedure Concorsuali , ord. 25 luglio 2024, Giudice Delegato dott. Giovanni Genovese

La procedura di concordato preventivo non prevede una fase di ammissione al passivo dei crediti analoga a quella della liquidazione giudiziale; tuttavia la possibilità che alcuni crediti possano essere contestati, nell’an, nel quantum o nella collocazione è espressamente prevista dall’art. 108 CCII e deve essere considerata fisiologica, non potendosi imporre all’imprenditore in crisi di rinunziare a qualsivoglia contestazione o azione giudiziale per accedere ad uno strumento di regolazione della crisi. L’ammissione provvisoria dei crediti rappresenta uno dei passaggi procedimentali della procedura di concordato preventivo, che ben può essere cautelato mediante apposita misura. Se il giudice delegato rinvenisse un credito privilegiato già sorto ed esigibile, non potrebbe fare altro che prenderne atto; laddove invece tale credito non sia ancora sorto, e se ne prospetti il rischio di una genesi patologica, nulla vieta l’adozione di una misura cautelare finalizzata alla cristallizzazione del passivo esistente allo stato.

(Redazione – riproduzione riservata)

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Tribunale di Vicenza, Prima sezione civile - procedure concorsuali, ord. 25 luglio 2024, Giudice Delegato dott. Giovanni Genovese .pdf

Crediti con garanzia statale - Misure cautelari - Strumenti di regolazione della crisi

admin — Mon, 29 Jul 2024 13:37:37 +0000

Crediti con garanzia statale - Misure cautelari - Strumenti di regolazione della crisi

Art. 54, comma 1, C.C.I.I.; art. 55, comma 2, C.C.I.I.

admin Lun, 29/07/2024 - 15:37

Tribunale di Vicenza, Prima Sezione Civile – Procedure Concorsuali , ord. 25 luglio 2024, Giudice Delegato dott. Giovanni Genovese

Il Codice della crisi ha mutuato, agli artt. 2 comma I lett. q) e 54, una nozione di cautela atipica sulla falsariga di quella prevista dall’art. 700 c.p.c., purché essa miri a tutelare il patrimonio o l’impresa del debitore, e risulti funzionale al buon esito dello strumento di regolazione della crisi. Poiché il patrimonio include l’insieme delle situazioni giuridiche attive e passive facenti capo all’impresa, la sua tutela ben può mirare ad evitare non soltanto la dispersione dell’attivo o l’aggravamento (in senso quantitativo) del passivo, ma anche una modificazione qualitativa, in tutti quei casi in cui tale modifica rischierebbe di pregiudicare il buon esito dello strumento di regolazione della crisi.

(Redazione – riproduzione riservata)

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Tribunale di Vicenza, Prima sezione civile - procedure concorsuali, ord. 25 luglio 2024, Giudice Delegato dott. Giovanni Genovese .pdf

Revoca amministratore società in concordato – approvazione Tribunale – conflitto di interessi - curatore speciale

admin — Mon, 29 Jul 2024 09:34:31 +0000

Revoca amministratore società in concordato – approvazione Tribunale – conflitto di interessi - curatore speciale

Art. 120 bis C.C.I.I.; art. 700 c.p.c.

admin Lun, 29/07/2024 - 11:34

Tribunale di Venezia, sez. spec. Impresa, ord. 27 giugno 2024, Giudice Dott.ssa Lina Tosi

A fronte del ricorso proposto ex art. 120 bis CCII e 700 c.p.c. dall’organo amministrativo neonominato e dal socio, considerato che sia i nuovi amministratori che il revocato sono in conflitto di interessi con la società, dal momento che l’esito del procedimento condizionerebbe l’esercizio dei poteri gestori che ambedue rivendicano, alla società deve essere nominato un curatore speciale ex art. 78 c.p.c.

(Redazione – riproduzione riservata)

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Tribunale di Venezia, sez. spec. impr., ordinanza 27 giugno 2024, Giudice dott.ssa Tosi.pdf

Revoca amministratore società in concordato – approvazione Tribunale – curatore speciale

admin — Mon, 29 Jul 2024 09:25:02 +0000

Revoca amministratore società in concordato – approvazione Tribunale – curatore speciale

Art. 120 bis C.C.I.I.; art. 78 c.p.c.

admin Lun, 29/07/2024 - 11:25

Tribunale di Venezia, sez. spec. Impresa, ord. 27 giugno 2024, Giudice Dott.ssa Lina Tosi

A fronte del ricorso proposto ex art. 120 bis CCII dall’organo amministrativo neonominato e dal socio, quale che sia l’opzione circa la efficacia immediata o meno della revoca dell’amministratore assoggettata ad approvazione del Tribunale, dovendosi in ogni caso dare apertura al ricorso, l’assenza di disciplina sulla relativa legittimazione impone comunque di raccogliere l’iniziativa del nuovo organo ma di nominare alla società un curatore speciale ex art. 78 c.p.c.

(Redazione – riproduzione riservata)

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Tribunale di Venezia, sez. spec. impr., ord. 27 giugno 2024, Giudice dott.ssa Tosi.pdf

Ammissione al passivo - Credito professionale - Prededuzione

admin — Tue, 25 Jun 2024 16:13:05 +0000

Ammissione al passivo - Credito professionale - Prededuzione

Art. 6 CCII; art. 273 CCII; art. 277 CCII; art. 11 L.Fall.

admin Mar, 25/06/2024 - 18:13

Trib. Treviso, decr. 19 aprile 2024, Giudice delegato: DI TULLIO

Il credito del professionista che abbia assistito il debitore nella preparazione della documentazione per la proposizione dell’istanza di fallimento in proprio – sebbene sia attività che può essere svolta personalmente dal debitore ma che lo stesso ha scelto, per ragioni di opportunità o di convenienza, di affidare ad un esperto di settore – costituisce un credito sorto in funzione della procedura fallimentare come tale, prededucibile ai sensi dell’art. 111, comma 2, L. Fall., trattandosi di norma generale, applicabile a tutte le procedure concorsuali (nel caso di specie, il principio espresso da Cass. nn. 17596/2019 e 18922/2014 è stato richiamato dal giudice delegato per ammettere al passivo in prededuzione ex art. 277, comma 2, CCII il credito dell'avvocato che aveva assistito un sovraindebitato nell'accesso alla procedura di liquidazione controllata) (Redazione – riproduzione riservata).

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Trib. Treviso, 19 aprile 2024.pdf

Opposizione allo stato passivo – Dichiarazione di chiusura del concordato – Interdipendenza tra procedura di concordato e fase esecutiva

admin — Tue, 25 Jun 2024 15:43:47 +0000

Opposizione allo stato passivo – Dichiarazione di chiusura del concordato – Interdipendenza tra procedura di concordato e fase esecutiva

Artt. 99 e 181 L.F.

admin Mar, 25/06/2024 - 17:43

Tribunale di Vercelli, Sez. Fallimentare, ordinanza n. 1216/2024 (Repert. n. 290/2024), pubblicata il 28/03/2024. Presidente: Michela Tamagnone, Giudice Relatore ed Estensore: Edoardo Gaspari.

La procedura di concordato è unitaria e la fase esecutiva, che inizia a partire dal decreto di omologazione, non è disgiunta dalla precedente fase che è propedeutica a questa. L’art. 181 LF rubricato “chiusura della procedura” non dev’essere frainteso: la procedura viene dichiarata aperta con decreto ex art. 163 LF e si chiude col decreto di omologa ex art. 181 LF. Ciò non significa che quel che avviene prima e dopo di questi due provvedimenti si collochi al di fuori della procedura, che viene incardinata col ricorso ex art. 161 LF e termina quando viene accertato l’adempimento del piano concordatario. Tanto che nella fase esecutiva, in cui permangono in carica gli organi del concordato, gli artt. 185 e 186 LF attribuiscono al commissario giudiziale la sorveglianza dell’adempimento del concordato, il dovere di riferire al giudice l’esistenza di fatti pregiudizievoli ai creditori o le negligenze del debitore nel compimento del concordato. Specularmente, i creditori possono richiedere la risoluzione del concordato per inadempimento.

Del resto, non sarebbe sostenibile che la procedura concordataria col provvedimento di chiusura possa dichiararsi chiusa solo formalmente, ma non sostanzialmente: questo perché non si potrebbero ritenere cessati dalla carica gli organi di controllo se ancora non è stato esattamente adempiuto il piano concordatario, dal momento che verrebbero frustrati i fini stessi delle procedure concorsuali e si lascerebbe priva di controllo giudiziale la fase esecutiva, che è proprio quella che realizza la soddisfazione dei creditori e durante la quale, come si è detto, gli organi di controllo rimangono nelle loro funzioni.

A cura della redazione - Riproduzione riservata.

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Tribunale di Vercelli, Sez. Fallimentare, 28 marzo 2024, ordinanza 1216_2024.pdf

Competenza ex art. 24 L.F. - Inettitudine del piano ex art. 67, comma 3, lett. d) L.F. - Inammissibilità della modifica del piano concordatario

admin — Mon, 24 Jun 2024 15:31:46 +0000

Competenza ex art. 24 L.F. - Inettitudine del piano ex art. 67, comma 3, lett. d) L.F. - Inammissibilità della modifica del piano concordatario

art. 24 L.F. - art. 67 L.F.

admin Lun, 24/06/2024 - 17:31

Tribunale di Vercelli, Sez. Fallimentare, sentenza n. 157/2024 (rep. 299/2024), pubblicata il 2 aprile 2024, Giudice dott. Edoardo Gari.

La forza attrattiva ex art. 24 LF non viene meno anche in presenza di un foro convenzionale esclusivo: l’art. 24 LF pone una competenza funzionale e inderogabile in capo al tribunale fallimentare.

Il giudizio di assoluta, evidente, inettitudine del piano ex art. 67, comma 3, lett. d) LF non viene espresso dal tribunale, come si suol dire, col senno di poi, ossia del tempo presente, quando si conoscono le sorti del fallimento. Il giudizio è compiuto ex ante, avendo riguardo alle stesse premesse di cui le parti diedero conto quando stipularono il piano ex art. 67, comma 3, lett. d) LF.

Se i patti para concordatari sono ammissibili per principio generale dell’autonomia privata ex art. 1322 CC, non lo sono quando conclusi per arginare l’inadempimento al piano di concordato omologato e incorrano nella violazione del principio della par condicio tra creditori: l’autonomia privata ex art. 1322 CC tra alcuni creditori e l’imprenditore non può sostituirsi nel gestire al di fuori della procedura concorsuale l’inadempimento al concordato omologato.

A cura della redazione - Riproduzione riservata

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Tribunale di Vercelli, Sez. Fallimentare, 2 aprile 2024, sentenza 157_2024 - Giudice Edoardo Gari.pdf

"IL SOVRAINDEBITAMENTO: ACCORDO di COMPOSIZIONE della CRISI e CONCORDATO MINORE" di Francesco Pedoja

admin — Tue, 20 Dec 2022 16:47:06 +0000

"IL SOVRAINDEBITAMENTO: ACCORDO di COMPOSIZIONE della CRISI e CONCORDATO MINORE" di Francesco Pedoja admin Mar, 20/12/2022 - 17:47

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Articolo Francesco Pedoja.pdf

Procedure concorsuali: Esdebitazione; Attività liquidatoria; Apprensione di quote di reddito.

admin — Tue, 20 Dec 2022 16:30:56 +0000

Procedure concorsuali: Esdebitazione; Attività liquidatoria; Apprensione di quote di reddito. admin Mar, 20/12/2022 - 17:30

Tribunale Bologna, Sez. IV, Sent. 27 settembre 2022. Presidente: FLORINI. Relatore: RIMONDINI.

Qualora il debitore ottenga l’esdebitazione – riconoscibile dopo tre anni dalla apertura della procedura – l’apprensione di quote di reddito non è più possibile poiché la prosecuzione dell’attività liquidatoria è limitata ai beni già presenti nel patrimonio del debitore in quel momento. (Redazione) (Riproduzione Riservata).

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Procedure concorsuali: Composizione negoziata della crisi; Piano di risanamento; Termine di redazione del piano di risanamento.

admin — Tue, 20 Dec 2022 16:24:51 +0000

Procedure concorsuali: Composizione negoziata della crisi; Piano di risanamento; Termine di redazione del piano di risanamento. admin Mar, 20/12/2022 - 17:24

Tribunale di Treviso, Sez. II, Ord. 4 ottobre 2022. Giudice: CASCIARRI.

Nel corso della composizione negoziata della crisi, il piano di risanamento deve essere redatto in tempi brevi al fine di individuare le proposte da formulare alle parti interessate e la soluzione idonea al superamento della crisi.

Ciò significa che il piano di risanamento non deve necessariamente precedere la composizione negoziata, ma può essere elaborato all’interno della stessa avvalendosi anche delle trattative con i creditori condotte con l’ausilio dell’Esperto. (Redazione) (Riproduzione Riservata).

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Trib. Treviso.pdf